Sono passati esattamente 50 anni da quella storica partita tra l’Italia di Valcareggi e l’Astrea, avvenuta il 6 giugno 1973. Quella giornata rimane impressa negli annali del calcio italiano, poiché rappresentava un momento di preparazione cruciale per la Nazionale in vista dell’amichevole contro il Brasile, in programma il 9 giugno successivo.
L’Italia, guidata dal tecnico Ferruccio Valcareggi, scelse l’Astrea, una squadra di Serie D, come sparring partner per l’allenamento allo Stadio Olimpico di Roma. La foto di quel momento ritrae i giocatori di entrambe le squadre, tutti insieme, pronti a scendere in campo.
Da sinistra in piedi, possiamo notare Valcareggi, Chinaglia, Zoff, Marsili, Stovali, Rivera, Lauretti, Adolini, Benetti, Ricci, Pulici, Bellugi, Pepe (massaggiatore), Capello e Panei. In basso, da sinistra, invece, vediamo Caporicci, Facchetti, Cialdi, Burgnich, Mazzola, Ghezzi, Lattanzi, Genovi, Sabadini, Mannillo, Cacciatori e Valentini. Da menzionare gli assenti in quella memorabile sfida: Sarmiento e Villanova, infortunati, e DeFausti, impegnato con la Nazionale di categoria.
Valcareggi schierò Zoff in porta con l’Astrea e Albertosi con la Nazionale, ma poi al 2º tempo i due portieri si scambiarono i ruoli. Dopo 20 minuti di gioco, i 15.000 spettatori presenti nella tribuna Tevere iniziarono a divertirsi con i gol. Ghezzi, giocatore dell’Astrea, pareggiò il vantaggio di Chinaglia, portando il punteggio sull’1-1. Tuttavia, l’Italia dimostrò tutta la sua superiorità e alla fine vinse la partita con un netto 6-1. È interessante notare che se avessimo avuto il VAR all’epoca, Chinaglia avrebbe subito un gol annullato per un fuorigioco non segnalato dall’arbitro, che secondo alcuni era di parte verso Valcareggi.
Va detto che, negli anni precedenti e successivi a quella partita, l’Italia allenandosi contro squadre del suo stesso livello non scese mai al di sotto dei 10 gol a zero. Ciò testimonia la grandezza e la superiorità della Nazionale in quel periodo.
Tuttavia, il 6 giugno 1973 rappresentò solo l’inizio di una serie di momenti memorabili per l’Italia. Tre giorni dopo, di fronte a 75.000 spettatori, la squadra azzurra affrontò il Brasile di Rivelino, Jairzinho ed Edu. In quell’amichevole, l’Italia vinse 2-0, con i gol di Riva e Capello, regalando ai tifosi un’ulteriore soddisfazione.
Un aneddoto che merita di essere menzionato riguarda un calcio d’angolo che stava per essere battuto da Causio nel secondo tempo, quando Zoff, che era in porta con l’Astrea, si rivolse duramente a Stovali. Il portiere avvertì il compagno di squadra, Caporicci, che se avesse continuato a giocare in quel modo, sarebbe presto stato chiamato in nazionale. Questo episodio evidenzia l’attenzione e la competizione che c’erano tra i giocatori, nonostante si trattasse solo di una partita di allenamento.
. L’Italia e l’Astrea sono testimonianze viventi del fascino senza tempo del calcio e dell’emozione che può suscitare in tutto il mondo. E a distanza di 50 anni, possiamo ancora rivivere quei momenti e sentirne l’eco attraverso le storie che raccontiamo e le emozioni che suscitano.