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Quanto dura un allenamento?

Domanda a cui si potrebbe rispondere in maniera semplice: dalle 17:15 alle 18:45, ovvero 90 minuti, cosi come previsto dalla guida ufficiale per i tecnici della F.I.G.C.

Ma se modifichiamo leggermente la domanda vediamo cosa succede:

Per quanto tempo un bambino è attivamente impegnato durante la seduta di allenamento?

Per rispondere a questa domanda , è necessario considerare tutta una serie di “tempi morti” durante una seduta di allenamento i quali devono essere sottratti ai 90 minuti indicati dalla Federazione per la durata dell’allenamentoo considerato inizialmente. Iniziamo un percorso tra una serie di numeri e tempi che ci porterà a conclusioni davvero incredibili, ti chiedo solo di seguirmi in questa analisi per poter comprenderla a fondo.

Entriamo nel dettaglio e vediamo di quali tempi dobbiamo considerare durante una seduta di allenamento:

  • Preparazione del campo
  • Spiegazione dell’esercizio
  • Attesa in fila per svolgere l’esercizio
  • Pausa tra un esercizio e l’altro
  • Intervallo a metà allenamento per poter andare a bere
  • Tempo per togliere il materiale dal campo

Analizziamo l’incidenza dei “tempi morti” sopra elencati e di come questi influiscano in maniera davvero considerevole sul tempo di “apprendimento attivo“.

Definiamo il tempo di apprendimento attivo come:

il tempo nel quale il bambino è in prima persona impegnato nell’esecuzione dell’esercizio

Il tempo di apprendimento attivo concesso ai giocatori durante una seduta di allenamento dipende dalle capacità organizzative di un tecnico ma anche e soprattutto dalla sua dalla capacità di individuare le corrette modalità per concedere più opportunità possibili di affrontare esperienze motorie efficaci.

Entriamo adesso in quella parte dell’analisi in cui è necessario utilizzare un pò di matematica per poter arrivare ad un risultato tangibile e misurabile della VERA durata di un allenamento.

Il punto di partenza sono i 90 minuti per la durata della seduta indicati dalla Federazione. Consideriamo poi una seduta composta da 5 esercizi (dalla durata di 15 minuti ciascuno) ed una partita finale (sempre di 15 minuti) . A 90 minuti dobbiamo sottrarre:

  • 10 minuti per la preparazione del campo (2 minuti ad esercizio)
  • 15 minuti per la spiegazione dei 5 esercizi (3 minuti ad esercizio)
  • 4 minuti nel passaggio tra un esercizio e l’altro(1 minuto per ogni cambio esercizio)
  • 5 minuti di pausa per andare a bere

Concludendo con questi tempi abbiamo:

90 min – 10 min preparazione campo – 15 minuti spiegazione – 4 minuti passaggio esercizi – 5 pausa = 56 minuti

Ovvero il tempo effettivo per poter eseguire gli esercizi e la partita è di 56 minuti. Ma non è finita qui. Abbiamo definito il tempo di apprendimento attivo come il tempo nel quale il bambino “sta svolgendo lui attivamente l’esercizio”, quindi da questi 56 minuti dobbiamo sottrarre il tempo che si perde in “fila”.Se consideriamo un esercizio in cui ci sono 6 bambini in fila, il tempo che un bambino è attivamente impegnato è 15minuti/6 bambini ovvero 2 minuti e mezzo. Se moltiplichiamo questo valore per il numero di esercizi otteniamo 12,5 minuti totali svolti nei 5 esercizi.

Quindi se tutto va bene un bambino si è allenato:

12,5 minuti + 15 minuti di partita = 27,5 minuti in totale

Come si può massimizzare questo tempo?

Le soluzioni che vi propongo sono semplici e di facile applicazione:

  • Il campo e tutte le esercitazioni devono essere preparate prima
  • Il tempo di spiegazione degli esercizi va ridotto al massimo ad un minuto
  • Tra un esercizio e l’altro ci si sposta in corsettina (poichè il campo è stato preparato prima)
  • Le file devono essere se possibili inesistenti

Con queste semplici accortenze , andiamo quasi ad annullare totalmente tutti quei tempi che non sono utili ai fini del miglioramento dei bambini. Tornando ai nostri numeri in questo caso abbiamo:

90 minuti – 5 minuti di spiegazioni – 5 minuti di pausa = 80 minuti

Sembra davvero incredibile, ma nel primo caso abbiamo sfruttato il 30% del tempo mentre nel secondo caso l’88%.

In una società in cui i bambini sono sempre meno impegnati nei cortili, la massimizzazione del tempo di apprendimento attivo, diventa un presupposto fondamentale nell’organizzazione della seduta di allenamento.

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